PR ETIQUETTE

Considerazioni sparse e riflessioni sul mondo dei (presunti) uffici stampa

L’idea di questo post nasce da un simpaticissimo tumbrl condiviso su Facebook qualche giorno fa (non ricordo da chi e chiedo venia, a momenti non ricordo nemmeno cosa ho mangiato a colazione poche ore fa) sul quale era possibile leggere le richieste di collaborazione/recensione inviate da presunte blogger ad alcuni, tolleranti, uffici stampa e uffici marketing. La risata era garantita già dal titolo e non vi nascondo che, al pensiero che alcuni “soggetti” possano fare richieste spudorate di invii gratuiti di merce senza nemmeno un perché fondato, mi sono chiesta davvero dove andremo a finire.
Risate a parte, questa vicenda ha rappresentato per me uno spunto di riflessione. Perché, come al mondo esistono blogger che per una maglietta in regalo e una visita in più sarebbero disposte a passare sopra al cadavere di chiunque, vi assicuro che al mondo esistono anche uffici stampa o “digital PR” che farebbero bene a cambiare lavoro. Perché quando si alzano la mattina sono certa che anche loro si interrogano increduli/e sul motivo per il quale esista un’azienda disposta a remunerare il loro pessimo lavoro.

Fortuna vuole che nella mia “carriera” io abbia avuto il piacere di conoscere molte persone che hanno fatto del loro mestiere una vocazione, che hanno studiato per raggiungere il traguardo e che hanno maturato la competenza necessaria a trasformare ogni collaborazione in un successo, scegliendo i giusti canali, i giusti blogger ed i giusti progetti per valorizzare al meglio l’azienda che rappresentano. Mi tengo in contatto con molti di loro anche solo per sapere come stanno e come procede il loro lavoro, extra-blog ed extra agenzia. Per dire.
Fortuna vuole anche che, grazie proprio a chi sa fare il suo lavoro, ora io sia in grado di riconoscere già dalle prime due parole contenute in una e-mail se il mio interlocutore è un pr improvvisato o meno.

Blogger

HO UN NOME, USALO.

Non scherzo, posso capire il grado di professionalità anche dalle prime due parole. Se mi scrivi esordendo con un “Gentile Blogger” mi fai capire che non hai speso nemmeno 30 secondi della tua esistenza per scoprire il mio nome (che poi, voglio dire, il mio indirizzo di posta elettronica è “federica@laragazzadaicapellirossi.com”, non è che ci voglia un genio) e che stai facendo un copia/incolla/invio massivo violentando il campo CCN. Non te ne frega nulla di CHI pubblicherà la tua notizia. Ti interessa solo che QUALCUNO lo faccia. Non è l’approccio giusto e alla lunga non paga. #No

LA DURA LEGGE DELLO SPAM

Vi assicuro che la presenza del mio nome o meno nell’intestazione del messaggio è solo la prima di tantissime avvisaglie. Il secondo campanello d’allarme è l’oggetto della e-mail in questione. Quando ricevo comunicati stampa relativi all’ultimissimo forno elettrico lanciato sul mercato vi giuro che mi viene da piangere.Eppure credevo che il mio fosse un fashion e beauty blog” mi dico, “Che sia un messaggio subliminale per farmi capire che mi vedono meglio come food blogger? No, non posso proprio, ingrasserei troppo”. Mi faccio due risate e contrassegno il mittente come spam.
Nessun PR può permettersi di finire in spam, ma è la realtà. Può accadere. Soprattutto se mi inondi di CS che non c’entrano un tubo con la mia linea editoriale. La volta che mi mandi qualcosa di attinente stai certo che non lo leggerò mai. QUALITA’, non quantità. Vaglielo a dire…

LA PRESUNTA COLLABORAZIONE

Ti scriviamo per proporti una collaborazione: ti invieremo in allegato un articolo di 300 parole da pubblicare sul blog, in cambio condivideremo l’indirizzo sui nostri canali social…”. Ma che vi siete fumati? Secondo voi IO sul MIO blog pubblicherò un articolo NON SCRITTO DA ME per fare a TE pubblicità e TU condividerai il mio blog sui TUOI canali social? Secondo me se le rileggete capite da soli che e-mail del genere non vanno nemmeno pensate, figuriamoci inviate.
Mettetevi in testa che la condivisione non è un metodo di pagamento. La sponsorizzazione è un servizio, e come tale va pagato. Sta al singolo indicare quale sia il modo ed il termine e sta poi al PR (e quelli bravi lo sanno fare, ve l’assicuro) prevedere se il risultato generato dalla promozione sarà commisurato al “cosa” è stato corrisposto.
Non entro nel merito del “quantum”, perché non si può generalizzare. Ma sappiate che se la vostra notizia è interessante il blogger è il primo ad essere altrettanto interessato nella diffusione: tutto gira intorno all’informazione ed essere sul pezzo è importantissimo, sia per la visibilità, sia per il rapporto con il lettore. Tutto dipende da cosa volete, e tenete a mente che il blogger non si compra. Se invierete il vostro prodotto per farlo testare (e ve lo consiglio quando chiedete una review, perché una review senza oggetto della review è abbastanza difficile da produrre, sbaglio?) dovete tenere in considerazione il fatto che POTREBBE NON PIACERE. Se avete paura delle critiche esentatevi, è meglio. Il bello della community è proprio la libera espressione, se viene meno questo presupposto avrete solo tante pecorelle che dicono sempre si. Che divertimento eh?

Put yourself in someone's shoes

LE TRASFERTE

Ricordatevi sempre che il blogger non è un dipendente stipendiato da una redazione. Il blogger è autonomo e per spostarsi sostiene delle spese. Io per prima sarei felicissima di partecipare agli eventi ai quali vengo invitata su Milano ma, ahimè, non è sempre possibile perché il treno costa. Se ci invitate ad un evento o party non vogliamo un compenso per la nostra presenza, ma almeno aiutateci con il rimborso spese…. Sbaglio?

E se non possiamo essere presenti vi prego, astenetevi dal richiedere comunque una pubblicazione. Di cosa dovrei scrivere? Di quanto sarebbe stato interessante esserci? Di quanto sarebbero state belle le foto che avrei scattato? Non vi sa un po’ di “finto”?

ATTIVITA’

Diverso è il discorso, a mio parere, per le attività “extra”. Se la collaborazione prevede un piano editoriale scadenzato, una produzione di contenuti particolare o una qualsiasi attività diversa dalla mera presenza, state effettivamente richiedendo un servizio. Che spesso e volentieri per noi rappresenta anche un costo (in termini di ore lavorate o in termini di ingaggio fotografi e simili). Come potete pretendere che attività di questo tipo possano essere fatte gratuitamente? Lo fate solo perché (ancora) non esiste un albo di blogger&co e credete che sia solo un hobby da non remunerare?

PR etiquette

Alcune di queste domande sono retoriche, altre in verità no. Alcune le ho poste ai diretti interessati, con risposte a volte soddisfacenti, a volte meno. Non mi riferisco ad un singolo in particolare ma a quella che è una PR Etiquette un po’ troppo bistrattata ultimamente. Il mio non vuole essere uno spunto per la polemica bensì per una riflessione per chi il suo lavoro lo fa bene e, magari, leggendo questo post potrebbe provare imbarazzo nei confronti di questi “colleghi”. Proprio come me, che a volte mi vergogno un po’ per alcuni tra i miei di colleghi…

30 replies on “PR ETIQUETTE”
  1. says: Ida G.

    Cara Federica, spero che questo post chiarisca a tanti una volta per tutte cosa si può chiedere e cosa no e, soprattutto, quanto quello che facciamo, rappresenti un vero e proprio lavoro. Sottoscrivo ogni singolo punto!

  2. says: Nymphashion

    Molto intelligente questo post, mi piacerebbe proprio leggere quel Tumblr! Di mail di uffici stampa ne ricevo anche io a dozzine ogni giorno come quelle che hai descritto…probabilmente adottano l’approccio “io ci provo, una pirla su mille che accetta la trovo”. Contenti loro, contenti tutti, la mia block list su Thunderbird è lunga quattro pagine 😀

    Arianna, Nymphashion ♡

  3. says: Le FreakS

    Hai proprio ragione Fede…Qui si parla tanto di blogger improvvisate, di accattone, del fashion blogging come il peggior male dell’universo e tutti a buttar fango sulla categoria…Ma quante volte invece si è riflettuto veramente sul fenomeno in toto? Certi uffici stampa sono scandalosi, accattoni all’ennesima potenza, qualunquisti, non guardano in faccia nessuno, fanno un lavoro mediocre, senza un minimo di competenza né ricerca…E poi si permettono pure di trattarci con sufficienza, di giudicarci dall’alto di un piedistallo come se noi avessimo tempo e soldi da buttare…Mha…Troppe ne ho viste, sentite e lette in questi anni!
    Mi è piaciuta molto la tua riflessione, pacata ed educata, ma molto stimolante…Speriamo arrivi dove deve arrivare, magari induce a un po’ di sana autocritica! 😀

    http://WWW.LEFREAKS.COM

  4. says: Laura

    Concordo soprattutto sulla mancanza di professionalità di tante Pr, soprattutto per chi prende il proprio blog sul serio, cercando di offrire un servizio professionale e originale.
    Complimenti, veramente!
    http://www.agoprime.it

  5. says: Mia

    Concordo con ogni singola parola , è triste vedere persone che svolgono il loro lavoro senza un briciolo di passione e di interagire per davvero con chi si trovano davanti . Per fortuna però che come in ogni campo non tutti sono così 🙂

    Bisous ♡
    BecomingTrendy | Facebook | Instagram | Twitter

  6. says: Tatiana

    Che posso dire? condivido su tutta la linea. Ogni giorno arrivano decine di mail “con preghiera di pubblicazione” e il compenso “non c’è, perchè noi contiamo sul fatto che la notizia ti piaccia e tu voglia parlarne di tua sponte”. Ma che, siamo tutte sceme? Sali e tabacchi in fronte mi sembra che non ce l’abbiamo scritto. E con questo basta, scriviamo sto libro e facciamoci anche due soldi sopra, và 😀 😀

    Tati loves pearls

  7. Io appoggio ogni singola parola. Come non potrei. Ringrazio chi come te ha ancora la voglia e la forza di parlare, perché io più ne vedo giorno per giorno, più mi avvilisco. So che non dovrei, ma a volte è proprio complicato far capire che il nostro, per chi lo fa come si deve, è un lavoro.

  8. says: Vale

    Stupendo questo tuo post, condivido tutto. Anche io vittima dello spam selvaggio e delle richieste più assurde, come tutte le altre. Speriamo l’aria cambi e per fortuna che ci sono anche delle persone serie e che si comportano come si deve ! Un abbraccio

    Fashion and Cookies

  9. says: Benedetta

    Gran bel post Federica. Come te sono d’accordo sul fatto che esistano blogger che devono vergognarsi per quanto sono attaccate agli oggetti ed esagerate nell’invio delle richieste agli uffici stampa. Ma d’altro canto, come credo sia successo a molti, questi ultimi riescono a divenire così irritanti e sfacciati da meritare un pubblico sbeffeggiamento. E poco ci manca. L’essenziale è essere sempre coerenti con sé stessi e ricordare che anche il nostro è un lavoro, per quanto invidiato o non condiviso e come tale va rispettato. Altrimenti, perché i blogger avrebbero tanto credito? Altro che fenomeno passeggero!!! XD

    Un bacione,

    Benedetta

    http://www.daddysneatness.com

  10. says: marika

    guardano ormai se ne leggono di tutti i colori sulle email, non hanno più il senso del lavoro, scrivono delle email pensando di riferirsi a persone che durante l’arco della giornata non hanno un cavolo da fare se non pubblicare GRATUITAMENTE post per loro.
    Sono d’accordo con ogni singola parola Fede!
    baci

    1. says: Simona

      Perché,non é quello che fate? In cambio vi mandano campioni gratis o sbaglio? Al mio paese si chiamano “marchette” ma se a voi piace chiamarlo pubblicitá sul fashion blog chi ve lo vieta 🙂 love&peace

  11. Proprio oggi vai a toccare un argomento che mi fa ribollire il sangue.
    Stamani ho ricevuto una mail che, a differenza delle solite, mi ha scatenato un nervoso che non ti immagini. Non solo questi vogliono dei post gratis, ma lo richiedono anche con presunzione! Arghhhhhhhh
    Ma il buon senso e l’educazione alla gente non gliel’ha insegnata nessuno?
    Io rimango davvero allibita a volte! Mah!
    Ad ogni modo sto notando un cambiamento negli ultimi mesi. Sono abbastanza fiduciosa!

  12. says: greta massimi blog

    troppa stima per te!!! In questi giorni io sono incazzata nera! Ho partecipato ad un evento che si è tenuto nella mia città e, per fare un favore ad una mia amica, non ho ricevuto retribuzione. Bene.. dopo aver pubblicato SETTE e ripeto SETTE post sul mio blog con relative foto fatte da un mio amico, mi chiama una signora scocciata dicendo che le foto non le vanno bene perchè fanno schifo rispetto alle altre che ci sono sul mio Blog!!!! mi ha praticamente ordinato di cambiarle e mi tartassa di sms e telefonate !!!! Ma stiamo scherzando???????? Nonostante la pubblicità gratis, vengo anche insultata ?? Io sono sconvolta!!
    Per quanto riguarda i PR lasciamo stare, ormai va di moda chiedere un articolo in cambio di condivisione social sulle loro pagine del cavolo con fans comprati -.-”’
    scusa lo sfogo, ma oggi sono incazzata nera.

  13. says: Anna Pernice

    cara Federica, direi che in questo articolo hai toccato un pò tutti gli argomenti della pr netiquette, sperando che qualche pr la legga e si riconosca, capendo dei suoi errori!
    Ma sai perchè tutto ciò succede? perchè ormai ci sono troppi blogger e molti pr inesperti non sanno capire la differenza tra un blog di qualità ed un blog di recensioni, molti mandano omaggi a destra e manca indipendentemente dalla qualità del blog e pensano che tutti i blog siano sullo stesso piano, che lavorino gratis o si accontentino del “regalino”…come tu sai oltre ad essere una blogger sono anche una pr e, casi di blogger che richiedono omaggi per blog appena aperti con 2 post o pagine facebook senza blog con millemila fan (comprati) me ne sono capitati tanti…
    Travel and Fashion Tips

  14. ho letto tutto e condivido con quanto hai scritto, molti pr son bravi e di qualità, altri invece stan li messi a caso, proprio come diversi blog, ma si sa c è chi punta sulla qualità e chi sulla quantità e chi vuole andare avanti deve trovare un giusto compromesso tra le due facce!!!!
    e poi basta collaborazioni gratuite, il nostro è un lavoro di pubblicità e come tale deve essere pagato!!
    in ogni modo brava fede, bel post
    un bacio

    dario fattore – http://www.whosdaf.com

  15. says: Flaviana

    Ho visto anch’io quel tumblr (lo avevano pubblicato Iris e Nunzia!) e sono morta!
    Hai totalmente ragione, giusto sul punto riguardo le spese di viaggio per partecipare agli eventi, posso capire le aziende che volendo quante più blogger non possono pagare le spese a tutte, però accettare un no senza chiedere comunque una pubblicazione sarebbe cosa buona e giusta 🙂

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